Chi è Tom Seerden

Tom nasce nel 1957 a Panheel, nei Paesi Bassi. Studia presso la scuola di formazione per insegnanti a Nijmegen e successivamente all’Accademia di Belle Arti di Arnhem. Le vacanze, ma soprattutto un viaggio di studio dell’Accademia a Firenze e Siena, gli fanno capire quanto siano importanti per lui l’arte, l’architettura e l’Italia. Qui risiedono la sua grande passione e fonte di ispirazione. E ciò non è mai cambiato, perché ancora oggi, anche se vive e lavora nel suo atelier a Kessel, trascorre molto tempo in Italia, in particolare nella splendida e variegata regione dell’Abruzzo.

Non è semplice parlare del proprio lavoro. Perché? Forse perché non lo si progetta a tavolino, ma nasce spontaneamente durante il processo creativo.

“Ma cosa è importante nel mio lavoro? Gli elementi fondamentali della scultura: la massa, lo spazio e il materiale, ma anche l’eccitazione dell’aspettativa e il movimento. Inoltre le mie opere devono avere sempre qualcosa da raccontare. Il mio obiettivo non è creare una scultura “bella”, ma una statua dotata di forza espressiva.”
Negli ultimi anni Tom si è dedicato principalmente alla realizzazione di paesaggi in bronzo su monoliti e vecchie travi. Queste opere si ispirano a villaggi, paesaggi, rovine e architetture italiane.

La forza del lavoro di Tom risiede nella passione condivisa e nella riconoscibilità delle sue opere. Egli invita lo spettatore a dare un’interpretazione personale ai suoi lavori. Da anni Tom espone le sue sculture in gallerie e fiere nei sia Paesi Bassi che all’estero.

Breve curriculum

1957: Nasce a Panheel
1976 – 1982: Formazione per insegnanti Tehatex a Nimega
1982 – 1984: Accademia di Belle Arti di Arnhem
1984 – presente: Attivo come artista visivo

Libro

I miei paesaggi in bronzo sono disponibili anche in formato libro. Se siete interessati ad acquistarlo, anche in più copie, contattatemi pure. Potete eventualmente anche sfogliarlo in versione digitale qui.

Al lavoro

Non c’è nulla di più piacevole che entrare nel proprio atelier la mattina, accendere un po’ di musica e decidere cosa fare: rifinire una scultura, scegliere un monolito dal magazzino e decidere cosa realizzarci, oppure rifinire un nuovo calco, levigarlo e adattarlo alla pietra. Anche se la vita di un artista può sembrare solitaria, ogni giorno è comunque diverso. I rapporti con la fonderia, il commerciante di pietre, gli scalpellini e i galleristi sono per me molto preziosi. Lavorare con la cera modellabile rappresenta sempre una sfida, ogni opera è un enigma che richiede tempo e dedizione e quando si trova la soluzione giusta, ci si sente soddisfatti e appagati, elettrizzati nel vedere il risultato finale.

Successivamente il modello in cera viene portato al fonditore che ormai ben conosce i miei desideri: la scultura deve presentare una bella pelle di fusione e una patina rosso-bruna. Resta comunque sempre emozionante scoprire come l’opera uscirà dallo stampo. In aggiunta, mi riempie di soddisfazione vedere l’entusiasmo delle persone per il mio lavoro, la gioia che ne traggono, il fatto che si rispecchino nelle mie opere e che scelgano di collocarle in casa o nel giardino, inviandomi poi orgogliosi una foto della “loro” scultura. Anche i miei nipotini imparano giocando a modellare con la cera, a costruire con i resti di cera, con i bastoncini e con gli altri materiali presenti nel mio laboratorio, e così creano le loro prime “opere d’arte”. È splendido osservare la loro creatività e la loro illimitata fantasia.